Anas fa scempio del territorio e tace, anche Ciucci non risponde

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Come riportato nei precedenti articoli, l’attenzione del Comitato Borgo di Piale in queste settimane è stata caratterizzata dal controllo sull’applicazione corretta del Protocollo Operativo, firmato il 21 marzo scorso. In particolar modo abbiamo seguito l’azione degli enti impegnati nei lavori di scavo per garantire piena tutela ai cittadini pialesi che subiscono i danni della Galleria. Purtroppo la gestione e la programmazione delle attività da parte di Anas e CG è stata pessima, con ritardi e lassismi che si sarebbero potuti evitare con una maggiore volontà di programmazione degli interventi. Solo ed esclusivamente le nostre segnalazioni e le pressioni del Comitato hanno consentito che gli Enti velocizzassero la propria azione di ripristino di tutti i danni fatti. Molti punti del protocollo infatti sono stati disattesi, in particolar modo abbiamo denunciato con forza da ultimo la mancata applicazione del punto 11, dal momento che entro 45 giorni dovevano essere fornite – con l’impegno alla convocazione dei proprietari – le prime risultanze delle analisi per gli interventi di ripristino delle abitazioni risultate già stabilizzate. A quasi settanta giorni dalla firma del Protocollo dobbiamo constatare che, per quanto cominciata l’attività di analisi dello stato di fatto delle abitazioni, nessuna convocazione è arrivata alle famiglie, alcune delle quali da due anni ormai fuori da casa!

Questo atteggiamento continua ad essere di una gravità estrema, aggravato dal silenzio di Anas di fronte alle nostre richieste. In una fase talmente delicata, in cui si è quasi arrivati alla conclusione dello scavo, Anas tace riguardo alla programmazione degli interventi promessi sul Borgo di Piale. In particolar modo abbiamo richiesto notizie riguardo a tre punti – chiave di questa vicenda: l’impegno di Anas a finanziare  con apposita Perizia di Variante e quindi realizzare le opere di messa in sicurezza del costone di via Spuntone e di quello di via Tintorello, interessati dai fornelli durante lo scavo (punto 8 del Protocollo Operativo) – l’impegno a elaborare un piano di monitoraggi post opera della durata minima di tre anni (punto 13 del Protocollo Operativo) – il risarcimento e ripristino del patrimonio pubblico e privato danneggiato dai lavori di scavo, considerato che molte famiglie sono ancora fuori di casa, che molte altre hanno avuto gravi danni dall’avanzamento dei lavori, che molte ancora attendono la convocazione nonostante siano stabilizzate le abitazioni e siano già trascorsi i 45 giorni previsti (punto 11 del Protocollo Operativo).

Per questo motivo, approfittando dell’audizione in Commissione Regionale Ambiente del 20 maggio scorso  da parte dell’ad Anas Ciucci, abbiamo inviato alla stampa un documento ponendo all’attenzione della classe politica regionale queste gravi mancanze sui problemi del territorio, nella speranza che l’audizione non si trasformasse in una semplice passerella.

Qui di seguito riportiamo il documento presentato in occasione dell’ultima visita di Ciucci in Calabria, in occasione della relazione in Commissione Regionale Ambiente.

ANAS DIA RISPOSTE AI CITTADINI VILLESI PER I TANTI DANNI SUBITI NELLO STORICO BORGO DI PIALE. CIUCCI IN COMMISSIONE AMBIENTE A REGGIO. SI IMPEGNI SULLE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA, SUL RIPRISTINO DEI DANNI E SUI CONTROLLI POST OPERAM, COME DA PROTOCOLLO OPERATIVO DEL 21 MARZO!!!

Lunedi 20 maggio l’A.D. di Anas Ciucci sarà a Reggio per relazionare in Commissione Regionale Ambiente su “Cronoprogramma dei lavori di completamento dell’Autostrada Sa-Rc, Statale 106 e Statale 534”. Gli impegni presi di concludere l’opera pubblica entro un termine certo sono senza dubbio importanti, vista la biblica attesa della fine dei lavori nella Sa – Rc. MA A QUESTO PUNTO DIVENTA SOPRATTUTTO UNA QUESTIONE DI QUALITÀ DEI LAVORI. LE OPERE PUBBLICHE CREANO CRESCITA SOLO SE NON FANNO SCEMPIO DEI TERRITORI E NON DANNEGGIANO I CITTADINI, COSA CHE INVECE HA SUBITO IL BORGO DI PIALE, A CAUSA DEI GRAVI ACCADIMENTI DURANTE LE FASI DI SCAVO. Senza il rispetto dei cittadini, la crescita rimane solo un’enunciazione propagandistica. Di fronte a queste evidenze, non conta tanto che Anas faccia presto, conta invece di più che Anas faccia bene, nell’interesse dei cittadini.

Il Comitato Borgo di Piale ha presentato nelle settimane passate tre richieste ufficiali di chiarimento riguardo a ritardi e disattenzioni nell’applicazione del Protocollo per la sicurezza dello storico Borgo villese di Piale, senza ricevere risposta da Anas e Contraente Generale. Il Comitato Borgo di Piale resta in attesa di risposte per i cittadini villesi del Borgo di Piale, aspettando le future determinazione e giudicando alla prova dei fatti il rispetto degli impegni presi.

EMERGONO QUINDI LEGITTIMI DUBBI, VISTA LA SCARSA ATTENZIONE DIMOSTRATA DA ANAS ALLE CONSEGUENZE DEI LAVORI DI SCAVO DELLA GALLERIA PIALE: Ciucci dica se ad Anas interessa solo ed esclusivamente il completamento dei lavori oppure Anas presta attenzione anche ai diritti che l’opera ha leso e alle difficoltà che sta causando ai cittadini calabresi, nel tentativo di portare avanti i lavori di ammodernamento della Sa – Rc.

L’A.d. di Anas è in grado di impegnarsi di fronte alla commissione Ambiente e all’opinione pubblica sul rispetto degli impegni assunti da Anas nel Protocollo Operativo per il Borgo di Piale firmato dai suoi rappresentanti il 21 marzo scorso? E in particolar modo, ci chiediamo se possono essere rispettati gli impegni della approvazione della Perizia di Variante per la messa in sicurezza del costone di via Spuntone e di via Tintorello, interessate dai fornelli durante le fasi di scavo; se possono essere garantiti il ripristino e il risarcimento ai danni ai luoghi e al patrimonio pubblico e privato; infine se può essere garantito un monitoraggio post operam della durata di tre anni, come stabilito dal Protocollo.

Alla luce di quanto premesso, il Comitato rimarrà in attesa di risposte autorevoli per le domande che emergono dai cittadini del Borgo di Piale, che da soli subiscono tutti i danni e le difficoltà connesse con la realizzazione della Galleria Piale.

Il Presidente del “Comitato Borgo di Piale”, Dott. Pietro Idone

Il pezzo ha avuto importanti riprese sulla stampa, inclusa la prima pagina della Gazzetta, come riportiamo di seguito, e le questioni poste dal Comitato sono state riprese nel corso dell’audizione in commissione Ambiente; ma l’Amministratore Delegato di Anas Ciucci ha evitato di rispondere alle questioni per le quali era invece presente. Ancora una volta quindi Anas, nelle figure apicali, non risponde dei danni causati al territorio. Non mancheremo di utilizzare tutte le occasioni per ricordare a questi signori gli impegni assunti il 21 marzo con la firma del Protocollo, in particolar modo per quanto riguarda la messa in sicurezza del Borgo e il ripristino dei danni causati alle famiglie.

Dal Comitato lettera a Ciucci: “Risponda ai cittadini pialesi” – Gazzetta del Sud

Ciucci rispetti l’impegno preso sui crolli di Piale – Il Quotidiano

Ciucci alla Regione, Piale aspetta risposte – Calabria Ora

Le attività del Comitato e le novità sulla questione scavo della Galleria non si esauriscono nel comunicato sopra riportato; pertanto pubblicheremo nella giornata di domani un ricco resoconto delle ultime attività svolte in questi ultime settimane.

PS. Oltre alla lotta in difesa del territorio, continuiamo la nostra attività per il miglioramento della qualità della vita e l’attenzione sui servizi nel Borgo di Piale. Recentemente infatti il Comitato ha ricevuto giorno 10 maggio il ViceSindaco Messina per segnalare le maggiori criticità nell’abitato e discutere degli interventi più opportuni, alla luce di quel processo di condivisione delle scelte da parte dei cittadini con apposite assemblee cittadine. In particolare abbiamo impegnato il ViceSindaco ad un’azione sui seguenti temi: servizi di pulizia ordinaria e straordinaria in tutte le vie comunali, pulizia delle caditoie, verifica dell’impianto di illuminazione con sostituzione dei punti danneggiati; verde pubblico e potatura degli alberi; arredo urbano con la posa in opera dei cestini di raccolta, illuminazione artistica dove già previsto a completamento del progetto di riqualificazione, cartelli segnaletici, segnaletica orizzontale e verticale; viabilità con la bitumazione delle strade provinciali e comunali maggiormente dissestate.

Il Comitato

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