Continua lo sforzo per la ricostruzione del Borgo

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Nella mattinata del 7 gennaio, prima data utile alla ripresa delle attività dopo la pausa festiva, il Comitato borgo di Piale ha presentato una richiesta di incontro all’Amministrazione Comunale al fine di dare seguito all’iter di ricostruzione del Borgo di Piale e ai passaggi previsti dal Protocollo Operativo, e arrivare alla convocazione di una riunione con Anas e Contraente Generale.

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Con l’apertura al traffico della seconda canna della Galleria Piale e col finire del 2013, infatti, ha avuto fine una delle fasi operative prevista dal Protocollo Operativo firmato il 21 marzo scorso a Palazzo Comunale. L’attività dei mesi passati, con le riunioni svolte e soprattutto con l’approvazione della Perizia di variante da parte di Anas che raccoglie le istanze di messa in sicurezza e ripristino del danno avanzate da noi del Comitato, ha posto le basi per l’inizio dei lavori di messa in sicurezza del Borgo e per l’avvio della sistemazione e risarcimento dei danni al patrimonio pubblico e privato.

Alle scadenze fissate, riteniamo opportuno il proseguimento dell’attività di confronto tra le parti firmatarie del Protocollo, vale a dire Comitato Borgo di Piale, Anas, CG e Amministrazione Comunale. Il Comitato ha contribuito alla redazione e alla firma del Protocollo come strumento di garanzia per la gente di Piale; il documento è stato votato in due Assemblee Cittadine largamente partecipate e solo a quel punto firmato dal Comitato, in ossequio ai nostri valori di democrazia e condivisione delle scelte.

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Su Piale, come cittadini, abbiamo subito i danni e le storture della Legge Obiettivo, che si è rivelata totalmente fallimentare. Sull’altare di una falsa ideologia della velocità ed efficienza dell’opera sono stati sacrificati i diritti dei cittadini, le istanze del territorio e le ragioni di una comunità che ha una storia secolare e prestigiosa. Soprattutto, la legge Obiettivo ha mortificato quel bagaglio di informazioni e conoscenza del territorio che una cittadinanza attiva – come quella pialese è – può offrire in fase di realizzazione di un’opera pubblica.

Per ovviare a queste storture, credendo nei valori della partecipazione e della cittadinanza attiva, abbiamo fortemente voluto la redazione e la firma del Protocollo Operativo, come strumento di garanzia per i cittadini. Il Protocollo è lo strumento con cui i cittadini provano a sovvertire e ribaltare una situazione che nessuno di noi ha voluto, ma che ci siamo ritrovati a causa delle miopi scelte del passato. Il rispetto del Protocollo, la ricostruzione del Borgo di Piale e il risarcimento dei danni sono l’unico modo per liberarci da questa situazione e garantire un futuro a questo storico quartiere del Comune di Villa San Giovanni.

Rimaniamo quindi in attesa di un prossimo incontro tra tutte le parti firmatarie del Protocollo, Amministrazione Comunale, Anas, CG, Direzione Lavori e Comitato Borgo di Piale.

Il Comitato

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