Anas e Contraente rimandati. Tutti uniti per il Borgo

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Da sabato notte noi del Comitato continuiamo a restare in convocazione permanente, alla luce della gravità della situazione esplosa una settimana fa con la voragine apertasi in via Tintorello, valutando gli ulteriori sviluppi. Dovrebbe svolgersi infatti martedi 12 febbraio il tavolo tecnico per l’emergenza Piale convocato dall’Amministrazione Comunale. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che si tratterebbe di una seconda convocazione, dopo quella prevista per lo scorso giovedì, che Anas e Contraente Generale hanno disertato, inviando una comunicazione ufficiale poco prima dell’appuntamento. Un comportamento ingiustificabile, alla luce dei fatti accaduti ormai una settimana fa, con la voragine apertasi in via Tintorello che poteva trasformarsi in tragedia. Come si può notare dalle foto di questo articolo, il crollo è interamente coperto dal cemento iniettato per tre giorni, come avevamo anticipato nel precedente comunicato. I lavori di scavo sono fermi, con l’ordinanza già pubblicata, ma i problemi restano tutti.

Pertanto, il Comitato Borgo di Piale intende stigmatizzare con forza quanto accaduto giovedì pomeriggio. E’ infatti sconcertante l’irresponsabile condotta tenuta in questa occasione da Anas e Contraente Generale. In un momento di massimo allarme come quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle, gli enti responsabili dei lavori di scavo hanno disertato consapevolmente una riunione attesa da giorni con ansia dai cittadini pialesi che subiscono ormai da sei anni tutti i disagi e i danni connessi ai lavori della costruenda Galleria. E, fatto altrettanto grave, dandone comunicazione solamente all’ultimo momento utile, con un paio di righe inviate via fax, vista “la necessità di un migliore approfondimento delle cause che hanno generato il fornello e al fine di fornire delle indicazioni quanto più possibile esaustive delle attività ancora da compiere, relative sia al completamento dei lavori di costruzione della galleria che alle altre attività riguardanti l’abitato di Piale”, come riportato testualmente.

Pur essendo consapevoli che di fronte a problemi di così grave importanza e di fronte ad una criticità nell’abitato che si protrae ormai da sei anni, parallelamente allo scavo della galleria, debbano essere analizzati al meglio gli accadimenti da parte di coloro in capo ai quali insiste la responsabilità dello scavo, intendiamo ribadire la nostra contrarietà a questo tipo di condotta e ancora una volta ribadire quanto ripetuto ormai da mesi, vale a dire di come sia venuta meno ormai da tempo la nostra fiducia negli enti che si occupano dei lavori di scavo sotto l’abitato di Piale. Come detto nel precedente comunicato, in assenza di adeguate risposte, il Comitato si determinerà ad intraprendere tutte le strade che potranno al meglio garantire la sicurezza dei cittadini pialesi. Perchè, in linea con quelle che sono le finalità del Comitato di difesa e valorizzazione dell’antico Borgo di Piale, riportate nel nostro Statuto, il nostro obiettivo prioritario sarà quello di lavorare per la sicurezza dei cittadini pialesi, come riportato nella richiesta del 14.01.2013, protocollo n° 676, “Per il Comitato Borgo di Piale risulta di primaria importanza garantire ai cittadini e alle loro famiglie la massima sicurezza possibile. In questa fase estremamente delicata, le informazioni per la popolazione devono essere le più autorevoli e trasparenti possibile, all’insegna di una seria e chiara assunzione di responsabilità delle parti”.

Noi del Comitato continueremo a lavorare insieme ai tanti cittadini pialesi, come facciamo dal 2006, per il bene del Borgo di Piale, per la sicurezza delle famiglie e per il futuro di questi luoghi, all’insegna dell’unità di questi giorni, perchè nessuno giochi sulla pelle di Piale.

Il Comitato

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