“Se è notte, farà giorno” – Passi avanti sulla Galleria Piale

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mappa galleria piale

FUORI DAL TUNNEL. ALLA RICERCA DELLA NORMALITA’. Come si può vedere dal dettaglio della mappa aggiornata, mancano 29 metri circa al completamento dello scavo della Galleria Piale. A breve verrà effettuata la rottura del diaframma della canna sud e si completeranno i lavori per l’apertura al traffico annunciata da Anas. I lavori di scavo che hanno danneggiato per sette anni il Borgo di Piale volgono quindi al termine. E’ necessario che si apra adesso una nuova fase: lo scavo della Galleria è solo una parte delle attività necessarie al completamento dell’opera; arrivati a questo punto infatti, sono molto più importanti i lavori di ricostruzione del Borgo e le attività di ripristino ai danni causati al patrimonio pubblico e privato.

Ogni successo ottenuto dal Comitato in questi anni, ogni iniziativa ha questo preliminare obiettivo: riportare Piale alla normalità nel più breve tempo possibile. Come abbiamo avuto modo di sottolineare ai responsabili dell’opera negli ultimi tavoli tecnici, per noi la galleria non sarà finita con la fine dei lavori di scavo. Per il Comitato la galleria sarà veramente finita quando tutte le persone torneranno nelle loro case; chiunque abbia subito un danno anche minimo potrà avere un risarcimento che riterrà giusto per tutto quanto ha dovuto subire la sua famiglia; l’intero quartiere sarà dotato di opere di messa in sicurezza e mitigazione del danno che garantiscano l’incolumità dei cittadini nel lungo periodo; ogni singolo danno causato al patrimonio pubblico del Borgo di Piale sarà risistemato e reso fruibile all’intera comunità. In questo senso, le ultime sono state settimane decisive per il futuro del Borgo di Piale. Grazie alle denunce e alle segnalazioni del Comitato infatti, Anas e CG hanno finalmente cominciato a muoversi nella direzione da noi auspicata della ricostruzione del Borgo. Da ultimo, giovedì 13 giugno si è svolta una riunione ufficiale tra le parti firmatarie del Protocollo per discutere dei problemi che avevamo posto in più occasioni.

Sono tanti i risultati ottenuti in questo periodo dal Comitato: grazie alle pressioni fatte, hanno avuto inizio i risarcimenti ai proprietari dei primi undici edifici danneggiati; è iniziata l’opera di ripristino del patrimonio pubblico comunale; sono state realizzate le stime sui fabbricati danneggiati già stabilizzati al fine di convocare i proprietari interessati; sono proseguiti i lavori sul bypass di via Acqua Vecchia. Ma soprattutto dopo le nostre proteste ufficiali, abbiamo potuto appurare che sono in via di definizione gli adempimenti tecnici per l’approvazione della Perizia di Variante con la quale verranno realizzate le opere di messa in sicurezza di via Spuntone e via Tintorello.

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Sono risultati straordinari, ma tutto questo ancora non basta. Attendiamo infatti di vedere completate tutte queste attività e attendiamo di vedere nei fatti la piena soddisfazione per ogni danno causato ai cittadini pialesi. Non riponiamo alcuna fiducia negli enti che stanno scavando la galleria Piale, per cui continueremo a vigilare sulle loro attività. Troppe volte infatti Anas e CG non si sono dimostrati degni della nostra fiducia di cittadini e troppo spesso abbiamo dovuto richiamare l’attenzione sui ritardi accumulati. Ancora una volta abbiamo dovuto lottare e denunciare le mancanze degli Enti per ottenere una loro pronta azione; ancora una volta siamo stati costretti a evidenziare i ritardi prima che la complessa macchina operativa di Anas e Contraente Generale si mettesse in moto a ristoro dei danni causati ai cittadini. Senza l’azione di trasparenza e informazione del Comitato, ben poco si sarebbe mosso per Piale; continueremo, perchè da più di sei anni infatti il Comitato lavora ogni giorno per garantire il Borgo di Piale.

L’INCONTRO UFFICIALE TRA LE PARTI AL PALAZZO COMUNALE PORTA IMPORTANTI NOVITA’. Alcune delle novità più importanti sono emerse nel corso della riunione della settimana scorsa svoltasi nella Sala Consiliare del Comune di Villa San Giovanni. Il 13 giugno si è svolto, dopo lungo tempo, un incontro ufficiale tra tutte le parti firmatarie del Protocollo Operativo del 21 marzo. Abbiamo richiesto al Sindaco la convocazione di una riunione tra tutti i soggetti coinvolti, al fine di sciogliere i nodi e cristallizzare le attività fin qui cominciate. L’incontro è stato un notevole passo avanti nella direzione della conclusione dell’emergenza Piale. Come Comitato, avevamo deciso di porre fine all’esperienza del confronto nei tavoli tecnici in quanto col Protocollo Operativo avevamo finito la nostra funzione propositiva per il bene del Borgo. L’applicazione corretta del protocollo avrebbe infatti consentito la massima tutela alle famiglie pialesi. Ma di fronte all’atteggiamento di assoluto silenzio seguito alle nostre domande – ben tre segnalazioni che non avevano avuto risposta – abbiamo rivisto la nostra posizione di semplice controllo e con un gesto di responsabilità civica e correttezza istituzionale abbiamo deciso di trovare una via d’uscita all’impasse creatosi  e quindi di richiedere la convocazione ufficiale di tutte le parti firmatarie del Protocollo.

Anas era presente all’incontro con il Responsabile Unico del Procedimento Ing.Muscatello; il Contraente Generale con l’Ing.Pagani e l’Ing.Cassano; il Comune di Villa San Giovanni rappresentato dal Sindaco LaValle; la Direzione Lavori e Alta Sorveglianza dall’Ing. DeMichelis e dall’Ing.Abate; il Pool tecnico dal Geom.Barresi e dall’Ing.Infantino. Per il Comitato presenti Sofi, Cotroneo, Princi, Cotroneo, l’Arch. Ciccone e il Presidente Idone.

Di grande rilievo sono le risultanze dell’incontro per il quartiere di Piale: dopo aver formalmente protestato con gli enti, in particolare Anas, per le mancate risposte ai nostri quesiti scritti delle settimane passate, abbiamo posto diverse domande, tra cui in primis un’interrogazione ad Anas sullo stato di avanzamento della Perizia di Variante delle opere di messa in sicurezza e lo stato dell’arte in via Acqua Vecchia. Al Contraente Generale abbiamo richiesto invece notizie sulla mancata applicazione del punto 11 del Protocollo relativo ai ripristini/risarcimenti ai cittadini; notizie sulla programmazione degli interventi di ripristino del patrimonio comunale; infine abbiamo richiesto evidenza delle modalità dei lavori di scavo e delle risultanze di risposta delle strumentazioni di monitoraggio.

Per quanto riguarda i ripristini/risarcimenti al patrimonio privato, il CG si è detto dispiaciuto per la mancata applicazione del punto 11 del Protocollo, giustificandola con i ritardi nella ricostituzione del Pool; l’Ing.Pagani ha confermato il pagamento degli indennizzi ai primi undici proprietari come da punto del Protocollo e ha assicurato che entro la fine di luglio verranno presentate le valutazioni dei primi trenta edifici (i primi undici più nuovi diciannove) per le relative convocazioni dei proprietari; che le altre abitazioni verranno stimate dopo l’estate in seguito alla stabilizzazione dei cedimenti; che il Pool ha predisposto la preparazione delle schede di progettazione per gli edifici risultati stabilizzati al 4 giugno. Per quanto riguarda il patrimonio comunale e provinciale, il CG ha dichiarato che dopo una prima fase di iniziale intervento si attenderà la rottura del diaframma per valutare ulteriore cedimenti prima di intervenire sulla via Fontana Vecchia e su via Murat. Da ultimo, per quanto riguarda i lavori di scavo, la Direzione Lavori ha dato notizia delle segnalazioni pervenute da parte dei cittadini sull’intensità dei lavori e quindi dei rumori nelle ore notturne. Il CG ha dichiarato che mancano 29 metri alla fine dello scavo; ha poi assicurato l’uso della fresa puntuale anche sul fronte sud di scavo della canna sud, oltre che sul fronte nord, al fine di limitare l’impatto dei lavori di scavo. L’Ing.Pagani ha dichiarato che lo scavo procede regolarmente, come dimostrano i cedimenti minimi registrati sul fabbricato 738 (1 – 1,5 cm) e sul fabbricato 815 (0,5 – 0,7 cm). A questo proposito, il dato ci conferma nella convinzione che il metodo di scavo utilizzato si è rivelato troppo gravoso; si fosse utilizzata fin dall’inizio la fresa puntuale, come dimostra l’attuale fase di scavo, probabilmente gli effetti indotti in superficie sarebbero stati meno gravosi!

Per quanto riguarda il completamento di via Acqua Vecchia, Anas ha garantito il completamento per il mese di luglio; i ritardi sono stati dovuti alla necessità di venire incontro a particolari esigenze tecniche derivate dalla sistemazione della strada dopo la cessione volontaria di porzioni di terreno dei proprietari. Su via Tintorello Anas, CG e Sindaco hanno confermato la messa in sicurezza al termine dello scavo della Galleria. Il dato più importante per il futuro del Borgo di Piale è emerso dalle parole dell’Ing.Muscatello, R.U.P. di Anas, il quale in risposta alla domanda del Comitato sullo stato di avanzamento della Perizia di Variante, ha annunciato alle parti che la stessa è in dirittura d’arrivo. E’ stata predisposta infatti una “superperizia cumulativa” con l’aggiunta dell’area di servizio. Entro la prima metà di luglio l’Amministratore Unico darà l’approvazione.

Un incontro senza dubbio produttivo, ma da valutare in relazione all’attività concreta che Anas e CG svilupperanno in queste settimane. Per controllarne il rispetto, le parti si sono aggiornate alla metà di luglio. Qui di seguito riportiamo il verbale della seduta .

Incontro del 13 giugno 2013

UN CAMMINO IN SALITA. IL SILENZIO DEGLI ENTI. L’incontro tenutosi al Comune di Villa San Giovanni è stato il primo appuntamento ufficiale tra le parti firmatarie dal giorno della presentazione del Protocollo Operativo. Per settimane infatti non abbiamo avuto una interlocuzione nè riscontri documentali dagli enti interessati ai lavori di scavo. Eppure i quesiti posti nelle segnalazioni del 4, 12 e 18 aprile – riportate integralmente negli articoli precedenti – meritavano un serio approfondimento per la rilevanza dei temi affrontati. Soprattutto per quanto riguardava le fai preliminari dello scavo, le operazioni di scavo stesso, le opere di messa in sicurezza del quartiere e le attività di risarcimento e ripristino del patrimonio pubblico e privato. Per questo motivo il 29 aprile 2013 abbiamo presentato un sollecito a Comune, Anas, CG e Direzione Lavori, al fine di ottenere risposte esaustive. E segnalato soprattutto la totale assenza di interventi di ripristino del patrimonio pubblico; la totale assenza di attività di verifica e progettazione del Pool a pochi giorni dalla scadenza dei 45 gg fissati per la convocazione dei proprietari e l’assenza di notizie sulle opere di messa in sicurezza dei luoghi.

Sollecito del 29 aprile 2013, protocollo 8758

E’ gravissimo che Anas e CG non abbiano dato risposta alle note del Comitato; ma fatto ancor più grave è che Anas e CG abbiano disatteso in più punti il Protocollo Operativo a tutela dei cittadini di Piale coi loro ritardi e con interessati lassismi. Da ultimo, terminavano i 45 gg dalla firma del Protocollo entro i quali il Contraente Generale si era impegnato a presentare ai proprietari dei fabbricati stabilizzati le proposte per il ripristino/risarcimento. Con la mancata applicazione del punto 11 del Protocollo Operativo cadeva ogni dubbio sull’inerzia di Anas e CG riguardo alla ricostruzione del Borgo di Piale. Per questo motivo, in via eccezionale, abbiamo richiesto ufficialmente  all’Amministrazione Comunale con lettera del 20 maggio 2013, protocollo n° 10168 di farsi promotrice di un incontro ufficiale tra le parti. La richiesta di incontro ufficiale tra le parti firmatarie del Protocollo ha rappresentato per il Comitato una misura eccezionale per discutere le questioni aperte dell’emergenza Piale. Non avremmo più voluto partecipare a tavoli tecnici con Anas e CG, poichè con la firma del Protocollo ritenevamo concluso l’impegno del Comitato di segnalazione, dal momento che erano state recepite tutte quelle attività necessarie alla salvaguardia dei cittadini e del Borgo di Piale; una corretta applicazione del documento firmato il 21 marzo sarebbe stata la migliore garanzia per i sacrosanti diritti delle famiglie pialesi, dopo sei anni di sofferenze, ancora non finite purtroppo. Ma siamo stati costretti a richiedere un incontro ufficiale; e tutto questo perchè abbiamo assistito nei mesi passati ad un atteggiamento assolutamente incomprensibile da parte degli enti interessati ai lavori dello scavo: le richieste e segnalazioni sono sembrate essere lettera morta, i cittadini di Piale e le loro famiglie indegni di una risposta ufficiale!

Richiesta di incontro del 20 maggio 2013, protocollo 10168

Non ci siamo però limitati a richiedere un incontro ufficiale, ma data la gravità della situazione abbiamo preparato un documento di forte protesta, riportato integralmente in un precedente articolo e presentato alle stampe in occasione della visita di Ciucci a Reggio Calabria. Per cui abbiamo pubblicamente riproposto i nostri interrogativi  con una lettera aperta all’a.d. di Anas Ciucci ripresa nel corso dell’audizione dello stesso in Commissione Regionale Ambiente il 20 maggio 2013: Anas ha firmato il Protocollo con il solo obiettivo di riprendere i lavori di scavo, incurante degli impegni presi, oppure vuole onorare l’impegno a ricostruire il Borgo di Piale? Ciucci non ha risposto in Commissione il 20 maggio, ma a distanza di qualche giorno, il 5 giugno, a margine di un convegno internazionale a Villa San Giovanni, ha ufficialmente parlato della galleria Piale, come riportato dalla Gazzetta del Sud: “Rispetteremo gli impegni per Piale e la parola data firmando il Protocollo Operativo. In attesa del completamento della canna sud, saranno pagate altre indennità“. Un altro risultato non di poco conto nella nostra battaglia a difesa del territorio.

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UN CAMMINO ANCORA LUNGO. UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’ E DIGNITA’. Molto è stato fatto, ma per il Comitato ancora molto è da fare per arrivare a raggiungere la luce in fondo al tunnel. Oltre gli impegni presi, pur essendo importanti i risultati già ottenuti in queste settimane, attendiamo Anas e CG alla prova dei fatti, unici indelebili giudici del loro operato per rimediare ai danni causati dallo scavo e rispondere alle esigenze di giustizia e tutela dei diritti dei cittadini.

Le uniche documentazioni ufficiali a noi pervenute in queste settimane sono le due missive da parte del Contraente Generale, che qui di seguito pubblichiamo.  La comunicazione del 16 maggio è in realtà pervenuta al Comitato in data 20 maggio con raccomandata a/r, solo dopo la presentazione della nostra richiesta di incontro all’Amministrazione Comunale.

Il Contraente Generale è sceso nel dettaglio di alcuni punti sollevati dal Comitato nelle richieste ufficiali, tralasciandone però molti altri. Al tempo stesso, come si vedrà da una lettura delle due lettere pervenuteci qui di seguito riportate, ha elencato alcune delle attività già iniziate per la ricostruzione del Borgo di Piale.

Comunicazione di risposta della Reggio Calabria Scilla Scpa del 16 maggio 2013

Comunicazione di risposta della Reggio Calabria Scilla Scpa del 27 maggio 2013

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Si tratta senza dubbio di un primo passo importante, ma come detto aspettiamo il CG alla prova dei fatti! Del resto il Comitato sta difendendo gli interessi dei cittadini, ma sta anche compiendo uno sforzo più complessivo di difesa del territorio nonchè di difesa dell’importante patrimonio pubblico del Borgo di Piale. Basti pensare che la zona della Fontana Vecchia, gravemente danneggiata dai lavori di scavo con una serie di fornelli, era stata da poco riqualificata con la creazione di un percorso che conduceva il visitatore alla Fontana Vecchia, il cui fregio è il monumento più antico del circondario villese.

Non si può pensare di trattare con sufficienza questi argomenti, proprio per il grave danno sociale che il Borgo di Piale, ma più in generale il territorio villese, ha subito coi lavori della Galleria Piale. Abbiamo deciso di difendere il nostro territorio, facendo emergere tutte le incongruenze delle attività prodotte da Anas e CG. Non stiamo chiedendo niente di più che non sia la sistemazione del danno causato. Non ci sono richieste, c’è esclusivamente la richiesta del giusto riconoscimento dei dnni causati ai cittadini e al Borgo. Una battaglia di civilità e dignità! Anas e Contraente Generale sistemano i danni provocati dai loro lavori di scavo; in certi casi in maniera sufficiente. Per questo motivo in data 7 giugno abbiamo inviato a tutti gli enti interessati una risposta alle lettere del Contraente Generale.

Risposta alla nota della Reggio Calabria – Scilla Scpa e Richiesta incontro del 7 giugno 2013

Ciò che è stato fatto fino ad ora è una piccola parte di tutto il percorso che va ancora compiuto; non è un merito da ascrivere agli enti che stanno lavorando sulla Galleria Piale, ma è un atto dovuto per rimediare ai danni fatti in questi anni. Che non sono pochi, purtroppo per Piale. E hanno interrotto un percorso di riqualificazione del Borgo avviato da poco tempo. Ancora è notte. Ma siamo convinti che continuando la nostra battaglia di civiltà, sarà presto giorno.

Il Comitato

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