Anas e Contraente rimandati. Tutti uniti per il Borgo

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Da sabato notte noi del Comitato continuiamo a restare in convocazione permanente, alla luce della gravità della situazione esplosa una settimana fa con la voragine apertasi in via Tintorello, valutando gli ulteriori sviluppi. Dovrebbe svolgersi infatti martedi 12 febbraio il tavolo tecnico per l’emergenza Piale convocato dall’Amministrazione Comunale. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che si tratterebbe di una seconda convocazione, dopo quella prevista per lo scorso giovedì, che Anas e Contraente Generale hanno disertato, inviando una comunicazione ufficiale poco prima dell’appuntamento. Un comportamento ingiustificabile, alla luce dei fatti accaduti ormai una settimana fa, con la voragine apertasi in via Tintorello che poteva trasformarsi in tragedia. Come si può notare dalle foto di questo articolo, il crollo è interamente coperto dal cemento iniettato per tre giorni, come avevamo anticipato nel precedente comunicato. I lavori di scavo sono fermi, con l’ordinanza già pubblicata, ma i problemi restano tutti.

Pertanto, il Comitato Borgo di Piale intende stigmatizzare con forza quanto accaduto giovedì pomeriggio. E’ infatti sconcertante l’irresponsabile condotta tenuta in questa occasione da Anas e Contraente Generale. In un momento di massimo allarme come quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle, gli enti responsabili dei lavori di scavo hanno disertato consapevolmente una riunione attesa da giorni con ansia dai cittadini pialesi che subiscono ormai da sei anni tutti i disagi e i danni connessi ai lavori della costruenda Galleria. E, fatto altrettanto grave, dandone comunicazione solamente all’ultimo momento utile, con un paio di righe inviate via fax, vista “la necessità di un migliore approfondimento delle cause che hanno generato il fornello e al fine di fornire delle indicazioni quanto più possibile esaustive delle attività ancora da compiere, relative sia al completamento dei lavori di costruzione della galleria che alle altre attività riguardanti l’abitato di Piale”, come riportato testualmente.

Pur essendo consapevoli che di fronte a problemi di così grave importanza e di fronte ad una criticità nell’abitato che si protrae ormai da sei anni, parallelamente allo scavo della galleria, debbano essere analizzati al meglio gli accadimenti da parte di coloro in capo ai quali insiste la responsabilità dello scavo, intendiamo ribadire la nostra contrarietà a questo tipo di condotta e ancora una volta ribadire quanto ripetuto ormai da mesi, vale a dire di come sia venuta meno ormai da tempo la nostra fiducia negli enti che si occupano dei lavori di scavo sotto l’abitato di Piale. Come detto nel precedente comunicato, in assenza di adeguate risposte, il Comitato si determinerà ad intraprendere tutte le strade che potranno al meglio garantire la sicurezza dei cittadini pialesi. Perchè, in linea con quelle che sono le finalità del Comitato di difesa e valorizzazione dell’antico Borgo di Piale, riportate nel nostro Statuto, il nostro obiettivo prioritario sarà quello di lavorare per la sicurezza dei cittadini pialesi, come riportato nella richiesta del 14.01.2013, protocollo n° 676, “Per il Comitato Borgo di Piale risulta di primaria importanza garantire ai cittadini e alle loro famiglie la massima sicurezza possibile. In questa fase estremamente delicata, le informazioni per la popolazione devono essere le più autorevoli e trasparenti possibile, all’insegna di una seria e chiara assunzione di responsabilità delle parti”.

Noi del Comitato continueremo a lavorare insieme ai tanti cittadini pialesi, come facciamo dal 2006, per il bene del Borgo di Piale, per la sicurezza delle famiglie e per il futuro di questi luoghi, all’insegna dell’unità di questi giorni, perchè nessuno giochi sulla pelle di Piale.

Il Comitato

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La voragine tra le case del Borgo. Un rischio segnalato più volte dal Comitato

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Alla fine è successo. Il 2 febbraio scorso, poco prima di mezzanotte, lo scavo della galleria sulla canna sud ha provocato l’apertura di una enorme voragine nel cuore del Borgo di Piale, dal diametro di circa cinque metri, che si è portata via con sè parte di una abitazione di via Tintorello. Un disastro annunciato e una tragedia sfiorata! E’ il quarto fornello di particolare gravità avvenuto nel cuore del Borgo di Piale. Per di più in una zona fortemente segnalata in più occasioni dal Comitato in tutti i tavoli tecnici da almeno tre anni. Un vero e proprio disastro, la cui gravità si aggiunge ai pesantissimi problemi alla cittadinanza causati sull’altro fronte di scavo dal sottoattraversamento degli altri fabbricati di via Tintorello. I segnali tutti erano in quste settimane univoci, tanto che per due volte in venti giorni il Comitato ha scritto in via ufficiale al Comune di Villa San Giovanni .

La voragine tra le case, una tragedia sfiorata. Solo il caso ha voluto che la nostra concittadina e amica Rosa Tripodi fosse in quel momento fuori dall’abitazione lambita dal cedimento. Mai come in questo caso siamo stati vicini ad una vera e propria tragedia. La nottata e’ trascorsa in pieno allarme coi cittadini raccolti e il Comitato intento a segnalare ai tecnici accorsi le possibili criticita’. La voragine del resto è stata talmente profonda che sono serviti tre giorni di continue iniezioni di cemento per coprire tutto. E’ il quarto fornello di particolare gravità ma mai come stavolta l’effetto clessidra ha rischiato di termimare in tragedia. Di seguito le foto scattate sul posto, gia’ domani sera pubblicheremo tutto il materiale fotografico in possesso.


 

Una storia già scritta. Le segnalazioni del Comitato nei tavoli tecnici. Un disastro annunciato perché il Comitato ha segnalato questi rischi in tempi non sospetti, alla luce della grande conoscenza del territorio e alla luce delle eccellenti competenze al suo interno. La nostra posizione e’ sempre stata chiara nel segnalare la necessità di salvaguardia della sicurezza dei cittadini. Abbiamo sempre sostenuto che la pubblica e privata incolumità sarebbe stata garantita al meglio prestando particolare attenzione a quella zona in sede di scavo e con la realizzazione del bypass della via Murat attraverso il progetto di via Acqua Vecchia. Nei verbali di agosto e ottobre 2011, consultabili sul sito, si può notare la richiesta del Comitato nel dettaglio, la richiesta di diversi sopralluoghi al fine di valutare meglio la caratteristica dei luoghi. Abbiamo difeso da ultimo la nostra proposta e segnalazione nel corso del tavolo tecnico del 16 ottobre nonché in quelli del 25 settembre e del due ottobre 2012. Ma aver intuito e segnalato quello che poteva succedere non ci consola affatto perché i problemi restano nella loro Interezza e la situazione è serissima. Il dato tecnico non è sempre garanzia di piena conoscenza e si notano quelle asimmetrie informative che in fase ante operam sarebbe stato forse più opportuno non sottovalutare.

Un contesto di grave incertezza. In particolare bisogna sottolineare che quanto successo va ad inserirsi in un contesto di forte crisi sul territorio di Piale perché la parte alta del quartiere sta soffrendo per questa situazione. Nell’ultimo periodo infatti i lavori di avanzamento dello scavo hanno creato una vera e propria emergenza sui fabbricati che insistono sul tracciato. L’equilibrio dei luoghi sembra davvero compromesso e il Comitato ha segnalato prontamente la particolare delicatezza dei luoghi nel corso degli ultimi 5 mesi. Come si può leggere nel nostro ultimo post infatti i tavoli tecnici hanno come primo punto all ordine del giorno la questione sicurezza. Non si può più sottovalutare il problema dello scavo. Lo abbiamo sempre detto. Continueremo a dirlo adesso che i fatti dimostrano giusta la nostra preoccupazione. Qui la Galleria sta generando un danno enorme a tutto l’abitato. Un danno sociale forte! I dati di monitoraggio non ci lasciano tranquilli, ne’ tantomeno quello che vediamo nelle nostre ricerche sul campo. Lo abbiamo detto prima che succedesse quanto accaduto sabato. Per questo motivo abbiamo protocollato due richieste di riunione in 20 giorni: il Comitato ha segnalato con preoccupazione l’evolversi degli eventi e non a caso siamo stati tra i primi a spingere nell’ultimo tavolo tecnico perché fosse data risposta scritta sulle tematiche della sicurezza. Di seguito le due richieste protocollate e l’ordinanza con cui il Sindaco ha sospeso i lavori. Molti nostri passaggi vi sono ripresi.

Richiesta incontro urgente del 14.01.2013

Richiesta incontro urgente del 01.02.2013

Pochissimi minuti fa è terminata una riunione del Comitato, che vista la gravità dei fatti successi e i rischi per la sicurezza degli abitanti del Borgo di Piale, è in convocazione permanente dalla nottata di sabato passata fuori di casa con le famiglie pialesi accorse al verificarsi del cedimento. I fatti si susseguono infatti ormai senza sosta alcuna e il paese intero è in allarme per le novità degli ultimi giorni. La deliberazione della riunione appena conclusa è la seguente: il Comitato, così come già evidenziato nella richiesta di incontro urgentissimo protocollata in data 1 febbraio 2013, rimane in attesa di una convocazione da parte del Sindaco per la riunione di tavolo tecnico prevista ufficiosamente per giovedì. In assenza di novità sostanziali da questo punto di vista, il Comitato si determinerà ad intraprendere tutte le strade che potranno al meglio garantire la sicurezza dei cittadini pialesi.

Ordinanza Sindacale prot.Nr.-2331 i sospensione dei lavori del-04-02-2013

 

Il Comitato

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Ricostruire il Borgo

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In questi giorni di festa e colori natalizi, le luci spente delle case in via Spuntone rappresentano plasticamente il cuore di questo nostro piccolo paesino ferito. Siamo all’ennesimo Natale segnato pesantemente dai lavori di scavo della galleria Piale, in cui molte famiglie sono lontane dalle loro case e dalle loro abitudini. La sensazione di fragilità e precarietà che si avverte nel Borgo da ormai sei anni circa è qualcosa che non è possibile spiegare se non a chi nel nostro piccolo Borgo ci ha vissuto. Il danno che questi lavori di scavo comportano è prima di ogni altra cosa un danno “sociale”, della comunità intera, che nessuno strumento tecnico potrà mai calcolare. Ma lascia segni profondi nella gente.

Il Comitato lavora da anni con moltissimi cittadini – e continuerà a lavorare anche con chi vorrà cominciare ad occuparsene – per portare alla luce e risolvere le problematiche causate alle persone e al Borgo dai lavori di avanzamento dello scavo. Come si può vedere, quando si trattano queste tematiche non si possono sottovalutare, come molti erroneamente fanno, il peso grave che i cittadini di Piale stanno sopportando in questi anni; l’entità enorme dei danni provocati dai lavori di scavo; le ripercussioni forti dei lavori sui progetti di vita delle famiglie; le criticità al patrimonio pubblico comunale e provinciale, altrimenti indifeso. Perchè prima di ogni altra cosa si deve parlare di questo: quanti danni sta causando lo scavo al Borgo di Piale e soprattutto ai suoi cittadini.

A questo proposito, sempre con quell’ottica di servizio del Borgo e dei nostri concittadini a cui ci richiamiamo, riportiamo qui di seguito il modello di diffida e messa in mora per risarcimento danni che chiunque può utilizzare, qualora ritenesse di avere subito un danno dai lavori di scavo della galleria.

Modello di diffida e messa in mora per risarcimento danni Galleria

IL LAVORO DEL COMITATO PER I PIALESI. Gli ultimi due mesi sono stati caratterizzati dall’attività svolta in concomitanza coi tavoli tecnici convocati su nostra richiesta per gestire la fase di estrema emergenza dell’abitato. Le prime tre riunioni sono state concentrate principalmente su un ordine del giorno di otto punti, relativi principalmente alla tutela del territorio, alle progettazioni in corso e ai meccanismi risarcitori per i cittadini. Ed esattamente: inizio lavori di via Acqua Vecchia – progettazione di via Tintorello – iter progettuale del costone di via Spuntone – interventi conservativi e di ripristino dei fabbricati oggetto di danni e iter risarcitorio – occupazioni temporanee – danni al patrimonio pubblico e viario del Borgo – controlli e danni dei lavori di scavo nella parte alta del quartiere – attività di consolidamento su via Murat. Gli ultimi due verbali invece sono focalizzati principalmente sull’emergenza apertasi in seguito ai lavori del fronte di scavo della galleria sud, che hanno causato rilevanti spostamenti di due fabbricati di via Tintorello, nei quali abitano decine di famiglie. Le notizie in merito hanno spinto il Sindaco a richiedere un sopralluogo congiunto in galleria alla presenza del Commissario di Pubblica Sicurezza di Villa San Giovanni.  Sono state riunioni molto tese perchè di notevole importanza erano le questioni affrontate; abbiamo difeso con forza le nostre posizioni di fronte alla rigidità iniziale mostrata dai rappresentanti di Anas e C.G.

Nella riunione del 25 settembre, i rappresentanti del Comitato sostenuti dal Sindaco LaValle hanno richiesto ad Anas e C.G. di accelerare l’iter di esecuzione dei lavori di via Acqua Vecchia, al fine di realizzare il prima possibile quel by-pass della via Murat, fondamentale per garantire la sicurezza del sistema viario in vista del sottoattraversamento della provinciale. Anas e C.G. hanno invece aggiornato sull’iter progettuale della messa in sicurezza di via Tintorello, sostenendo come prioritaria la posa di “terre armate” in fronte alla via provinciale Murat, con relativa semaforizzazione e interdizione al traffico. La risposta dei nostri rappresentanti è stata molto ferma nel sostenere l’impraticabilità di questa ipotesi senza prima avere aperto il bypass di via Acqua Vecchia: la semaforizzazione avrebbe stressato infatti un sistema viario del quartiere già aggravato dal dissesto dei lavori e dalle chiusure autostradali di fine settembre. E, cosa ancora più importante, avrebbe rallentato l’inizio dei lavori su via Acqua Vecchia, con conseguenti disagi a livello di sicurezza nel Borgo. Il Comitato ha richiesto inoltre l’inizio dei lavori non più tardi del primo ottobre. Di fronte alla nostra presa di posizione, le parti si sono aggiornate.

Verbale Riunione Tavolo Tecnico 25 settembre 2012

Nella riunione del 2 ottobre, il primo punto trattato riguardava proprio il contrasto emerso circa l’interpretazione dell’inizio dei lavori su via Tintorello di semaforizzazione. Il Comitato ha richiesto un cronoprogramma di dettaglio circa i lavori di via Acqua Vecchia e ha richiesto di essere informato circa l’inserimento dell’opera in perizia di spesa. Il Contraente Generale ha informato il tavolo tecnico del fatto che in data 1 ottobre fossero già iniziati i lavori di B.O.B.(Bonifica Ordigni Bellici), nonchè del dettaglio progettuale e dei sottoservizi (Enel e Telecom); a detta del C.G. il grado di complessità raggiunto dall’opera in fase di progettazione con l’adeguamento della strada a rango F, aveva richiesto infatti il rispetto di passaggi preliminari, che rallentavano il proseguio dei lavori di allargamento della via Acqua Vecchia. Il Comitato ha richiesto che comunque i lavori proseguissero a tappe forzate, per realizzare al più presto quel bypass necessario per la sicurezza del Borgo; e soprattutto che l’allargamento di via Acqua Vecchia precedesse ogni intervento su via Tintorello.

Dopo aver reso ancora più esplicita la posizione su via Acqua Vecchia, il Comitato ha richiesto lumi circa le fasi delle progettazioni del costone, della pista di cantiere e di via Tintorello; ha richiesto che fossero analizzati i danni causati dai lavori di scavo nel centro del Borgo; ha richiesto e ottenuto informazioni circa l’iter per i risarcimenti dei danni nei fabbricati già sottoattraversati e già stabilizzati. Infine ha chiesto lumi circa la possibilità di effettuare sopralluoghi nella parte alta del quartiere, alla luce dell’avanzamento dei lavori.

Verbale Riunione Tavolo Tecnico 02 ottobre 2012

La riunione del 16 ottobre è stata una delle più importanti di questi anni, alla presenza di tutti i componenti del Comitato e  di tutte le parti coinvolte nei lavori di scavo. La riunione è cominciata con una presentazione dei lavori effettuati nelle due settimane precedenti in via Acqua Vecchia, in particolare con l’esecuzione del B.O.B., con l’analisi dei sottoservizi e con la programmazione del collaudo da parte del Genio Militare. Il Comitato, coi suoi rappresentanti, ha richiesto invece maggiori dettagli circa la tempistica dei lavori. Successivamente, l’Ing. Muscatello, Responsabile Unico del procedimento, ha evidenziato come la via Acqua Vecchia fosse stata inserita in perizia di variante e – cosa più importante – ha annunciato come i lavori di messa in sicurezza del costone di via Spuntone e di via Tintorello avessero avuto una ufficiale approvazione preliminare e come fosse intenzione di Anas  inserirli nella successiva perizia di variante. Successivamente Anas e C.G. richiedevano nuovamente il bene placet ad iniziare i lavori di terre armate su via Tintorello; a questa richiesta il Comitato rispondeva con fermezza, ricordando l’impegno assunto nei verbali precedenti a non cominciare gli interventi su via Tintorello e la semaforizzazione di via Murat se prima non fosse stata aperta via Acqua Vecchia, definendo la proposta di Anas e C.G. “ipotesi impraticabile per gli abitanti del Borgo” senza una preliminare apertura del bypass. Un secondo momento di confronto è avvenuto sulla tematica dei risarcimenti alle abitazioni già verificate e stabilizzate; il C.G. richiedeva la possibilità di procedere ad un unica campagna di risarcimento dopo la fine di tutti i lavori di scavo. A questa proposta offensiva per i cittadini, il Comitato ha risposto in tutte le sue componenti molto duramente, sostenendo che invece, al fine di non abusare più della pazienza dei cittadini stanchi di sei anni di continui lavori, sarebbe stato più giusto dividere le fasi risarcitorie e cominciare a procedere ai risarcimenti di quelle abitazioni già stabilizzate e verificate. Non solo per un ristoro del danno, ma soprattutto per garantire un pronto ritorno nelle proprie abitazioni a coloro i quali vivono fuori dalle proprie case.

Verbale Riunione Tavolo Tecnico 16 ottobre 2012

La riunione del 30 ottobre è stata di grande importanza sia in termini di opere di messa in sicurezza del territorio sia in termini di garanzia alla cittadinanza. In primo luogo, Anas e C.G. hanno accettato tutte le nostre richieste sostenute fermamente nelle riunioni precedenti, certificando l’inizio dei lavori su via Acqua Vecchia e accogliendo la nostra richiesta di dividere in varie fasi le analisi risarcitorie sugli immobili danneggiati e già stabilizzati, “analizzando prima i fabbricati che si trovano nella parte bassa del Borgo di Piale”. Il Comitato ha chiesto che la fase risarcitoria potesse cominciare nel più breve tempo possibile, ritenendo conclusa a quel punto la sua opera di trasparenza avendo creato le condizioni perchè tutti i proprietari potessero decidere in piena autonomia le determinazioni sulle proprie proprietà. Nel proseguio della riunione, come già anticipato nei giorni precedenti per le vie informali, il Comitato ha evidenziato tutte le preoccupazioni per la situazione di grave incertezza causata dai danni provocati dai lavori di scavo a due fabbricati sulla parte alta del quartiere in occasione dei lavori di scavo della galleria sud. Il C.G. ha confermato che in particolare un fabbricato avesse avuto movimenti nell’ordine di circa 4 centimetri. Preoccupati dalle notizie sopraggiunte e dalla gravità della situazione, Comitato e Sindaco hanno richiesto un sopralluogo congiunto in galleria per il giorno successivo.

Verbale Riunione Tavolo Tecnico 30 ottobre 2012

Il successivo 31 ottobre è stato effettuato un sopralluogo congiunto in galleria, presenti tutte le parti interessate; il Comitato ed il Sindaco erano accompagnati dal Commissario di Pubblica Sicurezza, un altro elemento di forte garanzia per la cittadinanza, dopo la presenza dei rappresentanti della prefettura al tavolo tecnico. Invitiamo a leggere il verbale qui di seguito riportato, corredato da numerose foto del sopralluogo citato.

Verbale Accesso in Galleria del 31 ottobre 2012

AVANZAMENTO LAVORI. Da pochi giorni è stato finalmente rotto il diaframma della canna nord della galleria Piale ed è stata quindi aperta la galleria, in attesa dei necessari rivestimenti. Rispetto alla tempistica inizialmente comunicataci ad agosto (novembre 2012), il ritardo è stato di una decina di giorni. E’ sicuramente positivo che non ci siano stati problemi soprattutto per quanti lavoro in galleria, alla luce delle tragiche notizie che invece abbiamo sentito per altri tratti della Sa-Rc. Al tempo stesso continuano a tappe forzate i lavori su via Acqua Vecchia, ormai perfettamente distinguibile; terminata la sistemazione dei sottoservizi, i lavori di realizzazione del tracciato e dei muri di contenimento laterali procede spedito. La via Acqua Vecchia è una delle tre opere che abbiamo richiesto per la messa in sicurezza del Borgo; è fondamentale per Piale, in funzione di sicurezza come bypass della provinciale via Murat: come si vede dai verbali, il Comitato ha lottato duramente perchè iniziassero il prima possibile i lavori. Presto infatti le operazioni di scavo si concentreranno sulla strada provinciale Murat, che è la principale arteria del quartiere e non solo, visto che collega i comuni montani con Villa San Giovanni. Solo dopo l’apertura della via Acqua Vecchia infatti hanno avuto inizio i lavori di realizzazione delle “terre armate” su via Tintorello e via Murat, che servono a proteggere i luoghi dal dissesto che procura il passaggio della galleria, ormai in prossimità della stessa via Murat. Le terre armate sono realizzate, la semaforizzazione è durata venti giorni circa, nel corso dei quali il Borgo ha subito ancora una volta notevoli disagi. Che possiamo anche sopportare se servono a riportare Piale alla normalità. Solo dopo il passaggio della galleria, quello che è un intervento provvisorio verrà dotato delle aggiunte necessarie per renderlo definitivo in un’ottica di piena sicurezza. Le fasi progettuali delle altre due opere di messa in sicurezza che abbiamo richiesto – soprattutto il costone di via Spuntone e di via Tintorello – si avvia in questi giorni alla conclusione, grazie al pregevole lavoro del pool tecnico. Come secondo risultato ottenuto, cominceranno presto gli incontri coi proprietari per definire le direttrici risarcitorie dei fabbricati già stabilizzati e già oggetto di verifiche più approfondite. Le valutazioni effettuate sulla base delle analisi fatte dal pool e dalle parti sono una base di discussione importante; per noi del Comitato è motivo di grande orgoglio poter mettere i cittadini nelle condizioni di ottenere un giusto ristoro per i gravi danni subiti, all’insegna della libertà d’azione di cui dispone ogni proprietario. Infine, ma non per importanza, una particolare attenzione riserviamo in questo periodo alla particolare situazione dei fabbricati della parte alta del quartiere, per i quali le campagne di scavo realizzate a metà ottobre sulla canna sud hanno comportato degli spostamenti di rilievo, i quali pur restando in una soglia ragionevolmente prevista hanno però comportato danni enormi alle singole abitazioni e alle diverse proprietà, nonchè un generalizzato senso di allarme e precarietà nelle famiglie. In questa fase di attenzione, il Comitato ha spinto perchè fosse consolidato il terreno circostante e fosse avviata una differente campagna di scavo; è stato chiesto inoltre di attivare campagne di analisi e monitoraggio ancora più approfondite. Anche in questo caso, dobbiamo dire che anche grazie alle nostre richieste stanno visionando le vicende pialesi alcuni dei più grandi esperti italiani su queste tematiche, a tutela degli abitanti.

Il percorso di forte e qualificata proposta che abbiamo scelto, insieme ad un rapporto sinergico con l’Amministrazione Comunale villese della quale siamo cittadini e contribuenti, ci sembra sempre più un valore in sè in termini di trasparenza verso la cittadinanza, contribuendo a rendere più visibile il percorso. In questo senso, vedere quello che accade in altre zone d’Italia con problemi simili, nelle quali avanzano lavori di scavo autostradali, rafforza la convinzione del percorso intrapreso; i protocolli di Ripoli, attraverso cui si delineano le direttrici sul modus operandi in quei luoghi, sembrano avvicinarsi proprio alla nostra piccola ma significativa esperienza.

OBIETTIVO 2013. Fin dall’inizio ci siamo ispirati a principi di legalità  e trasparenza su tematiche enormi per un Borgo di duecento abitanti. Grazie al Comitato, i lavori di scavo sono ormai di pubblica evidenza, sono verificabili dall’opinione pubblica. Grazie alla forza delle nostre proposte e della condivisione della cittadinanza, abbiamo aperto un dialogo costruttivo con le varie amministrazioni comunali che si sono avvicendate alla guida della città di Villa San Giovanni nel corso di questi anni. Le nostre posizioni sono sempre state condivise con la cittadinanza pialese, con il massimo della trasparenza possibile; le nostre proposte sono state segnate dalla richiesta di percorsi di legalità per la cittadinanza pialese. E’ una grande conquista aver avuto risposte su queste importanti questioni: la presenza ai tavoli tecnici di rappresentanti della prefettura e la presenza nel corso dell’ultimo sopralluogo in galleria del Commissariato di Pubblica Sicurezza ci rasserenano da cittadini e componenti del Comitato perchè sono importanti elementi di tutela e garanzia per i cittadini di Piale in una fase così delicata come quella attuale dei lavori di scavo.

Ogni successo ottenuto dal Comitato in questi anni, ogni iniziativa ha questo preliminare obiettivo: riportare Piale alla normalità nel più breve tempo possibile. Come abbiamo avuto modo di sottolineare ai responsabili dell’opera negli ultimi tavoli tecnici, per noi la galleria non sarà finita con la fine dei lavori di scavo. Per il Comitato la galleria sarà veramente finita non solamente quando saranno finiti i lavori. Ma soprattutto quando tutte le persone torneranno nelle loro case; chiunque abbia subito un danno anche minimo potrà avere un risarcimento che riterrà giusto per tutto quanto ha dovuto subire la sua famiglia; l’intero quartiere sarà dotato di opere di messa in sicurezza e mitigazione del danno che garantiscano l’incolumità dei cittadini nel lungo periodo; ogni singolo danno causato al patrimonio pubblico del Borgo di Piale sarà risistemato e reso fruibile all’intera comunità. La fine dello scavo è solo un minimo punto dei nostri obiettivi di tutela di Piale; altri sono i successi per cui lottiamo ogni giorno con la passione dei componenti del Comitato e con la precisione del lavoro e delle competenze di cui disponiamo. Obiettivi enormi rispetto alla semplice rottura di un diaframma, per la quale comunque ci rallegriamo. Ma al di là degli obblighi di rappresentanza e della felicità per il buon esito dei lavori di scavo per le persone che in galleria ci lavorano, siamo consapevoli che ancora lungo è il cammino verso gli obiettivi di tutela di Piale e dei suoi abitanti. In un momento in cui molte famiglie sono costrette a passare il Natale lontano da casa, molte altre risentono del disagio molesto dei lavori di scavo, molte ancora invece vivono sensazioni di fragilità estrema in seguito ai danni provocati dall’ultima campagna di scavo nella canna sud, non ci sembra ci sia molto da festeggiare, ma ci viene più naturale continuare nel nostro lavoro di normalizzazione del Borgo, perchè è ancora il momento del lavoro e della sobrietà. Speriamo di poter presto gioire per Piale; il Comitato lavora costantemente per quel giorno.

Il Comitato

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Il presente è carico del passato e gravido dell’avvenire

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Lo scorso 18 ottobre 2012 il Comitato Borgo di Piale è stato ospite del Circolo Culturale L’Agorà di Reggio Calabria in occasione della XVIII Edizione di “Gioacchino Murat: un re tra storia e leggenda”. In quella sede abbiamo donato una riproduzione del quadro di Dunouy che rappresenta il Campo Reale di Piale nel 1810, che alcuni membri del Comitato trovarono due anni orsono. Questa nostra partecipazione è solo l’inizio di una serie di attività che il Comitato intende realizzare nei prossimi mesi, alla luce del nuovo materiale che abbiamo ritrovato riguardante il periodo in cui Piale fu capitale del Regno di Napoli nel 1810, specialmente le lettere e i decreti di Murat.

L’obiettivo è quello di valorizzare al meglio il patrimonio artistico – culturale di cui Piale dispone, così come fatto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in occasione del quale abbiamo donato al Comune di Villa S.Giovanni la targa marmorea che ricordava il passaggio di Garibaldi a Piale e che era andata distrutta per il deterioramento. Sempre con il massimo spirito di servizio, con la politica dei fatti alla quale ci richiamiamo, che ci porta a migliorare il nostro paese senza per questo apporre il nostro autografo a ricordo, come si può apprezzare dall’immagine sotto riportata, priva di ogni riferimento alla nostra organizzazione.

Lo stesso spirito con cui è partita la piccola storia del Comitato (siamo giunti solo al sesto anno d’età!), all’insegna del lavoro e delle opere, sfruttando le competenze e la passione di tutti i pialesi che ci seguono e che ormai sono parte attiva con le loro proposte e il loro sostegno di questo piccolo grande cambiamento. La Fontana Vecchia è stata la prima importante battaglia di civiltà: abbandonata all’incuria del tempo, l’abbiamo trovata in stato vergognoso, come si può vedere;

oggi un pezzo di storia che si stava perdendo, fino ad arrivare al crollo del fregio, è di nuovo un pezzo di futuro per il nostro quartiere; la Fontana Vecchia è il simbolo del Comitato, il simbolo di questo impegno nella valorizzazione della storia di Piale, come punto di partenza per costruire oggi coi fatti un futuro che conservi la stessa qualità e bellezza che oggi Piale ci offre, tutelando i segni della storia. La riqualificazione che noi pialesi siamo riusciti ad ottenere dimostra che anche i sogni più difficili possono essere raggiunti con l’impegno, le capacità e il duro lavoro al servizio dei fatti, che valgono sempre più di tante belle parole.

Nei prossimi mesi, come detto, continueremo questo progetto di valorizzazione del patrimonio storico – culturale di cui Piale dispone, con l’aiuto di quanti di voi vorranno collaborare, sulla scia dello splendido messaggio di comunità lanciato questa estate dalla rappresentazione dell’opera “La gioia di crescere” di Domenico Sofi, il quale non sarà mai ringraziato abbastanza per quello che ha voluto mettere in luce con il suo pregevole lavoro. Il Comitato inizierà nelle prossime settimane la distribuzione delle copie dell’opera a quanti lo vorranno.

METANO E GALLERIA. L’impegno nella valorizzazione della nostra storia è un piccolo campo delle nostre attività; in questi ultimi mesi infatti le due questioni in cima alle nostre preoccupazioni sono lo scavo della galleria e il progetto metano.

Per il progetto metano, come tutti abbiamo potuto constatare, è stata posata la rete in quasi tutta la frazione di Piale, sono stati effettuati quasi tutti gli stacchi verso le case, ma permanevano problemi sul centro storico e sulla parte alta del quartiere. Noi del Comitato abbiamo richiesto e ottenuto, in alcune formali riunioni al Palazzo Comunale alla presenza di tutti i soggetti interessati, che si dia al più presto inizio alla posa in opera nelle vie ancora non interessate, al fine di garantire l’arrivo del metano a tutte le famiglie di Piale: un successo doppiamente importante in una fase di crisi economica come quella che stiamo attraversando, che garantirà una forma ulteriore di approvvigionamento all’inizio della stagione invernale. Aumentano le possibilità di scelta per le famiglie nel quartiere; e le possibilità di risparmio.

Per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori di scavo della Galleria Piale, abbiamo avuto una serie di tavoli tecnici i cui risultati approfondiremo nei prossimi giorni con la pubblicazione dei relativi verbali. Ma è fondamentale in questa fase fare notare come da domani lunedì 22 ottobre riprenderanno a pieno regime i lavori di allargamento della via Acqua Vecchia, iniziati qualche settimana addietro, come illustrato in un post precedente. Inoltre, stanno proseguendo le opere di progettazione esecutiva delle altre due opere di messa in sicurezza del costone di via Spuntone e di via Tintorello. E il Comitato prosegue nella sua attività di tutela e segnalazione dei danni subiti dal patrimonio pubblico e privato, intervenendo soprattutto per garantire la massima trasparenza e formalità nella fase di valutazione e stima ad opera del pool dei danni avuti dagli immobili che risultano presenti nella zona già stabilizzata in seguito ai lavori di scavo. Attendiamo il prossimo post per spiegare meglio il ruolo decisivo avuto dal Comitato e dai suoi rappresentanti in occasione degli ultimi tavoli tecnici, durante i quali diversi passi avanti per la frazione di Piale sono stati fatti.

Come concordato nell’ultima assemblea cittadina del giugno scorso, il Comitato sta mettendo in luce alle parti interessate come il primo punto all’ordine del giorno debba necessariamente essere la garanzia di sicurezza per la cittadinanza pialese, che da sola sopporta da anni i disagi legati alla realizzazione dell’opera. A breve pubblicheremo il dettaglio sui temi della Galleria.

                                                                             Il Comitato

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Istanza elettromagnetismo: stop alle autorizzazioni

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Importanti sviluppi nella nostra lotta contro l’inquinamento elettromagnetico a Piale. Lo scorso 3 settembre infatti il Sindaco ha emesso un’ordinanza con cui si sospendono per quattro mesi le richieste di nuove installazioni, al fine di procedere alla stesura di un organico regolamento in materia. Potrebbe restare anche lettera morta, oppure rappresentare un passo importante di progresso, se sarà seguito nei fatti da un regolamento particolarmente restrittivo, che conclude l’attuale situazione dove pochi guadagnano impunti a danno altrui. Ma l’ordinanza è rilevante soprattutto nelle sue premesse e motivazioni: viene riconosciuto quanto abbiamo sempre detto sulla sovraesposizione territoriale, discorso che vale per Villa ma a maggior ragione per Piale: “il territorio di Villa San Giovanni è da sempre interessato al problema delle emissioni atmosferiche ed inquinanti dovute al posizionamento geografico di passaggio“. Viene ammesso come i rilievi abbiano portato a soluzioni quantomeno allarmanti: “ma anche alle onde elettromagnetiche, considerati i rilievi effettuati, in più occasioni, sul territorio“. Viene sancita una impostazione la più restrittiva possibile:”il principio cautelativo qui si impone, per la necessaria tutela della salute dei cittadini, considerato che i dati scientifici ormai sembrano consolidarsi sul rischio per la salute prodotto dalle onde elettromagnetiche e che in permanenza di un dubbio deve adottarsi, sul livello del rischio, l’impostazione piú restrittiva consistente nella minimizzazione del rischio e quindi nella definizione del valore piú basso”. Ma soprattutto la delibera riconosce il principio su cui l’istanza da noi presentata il 3 maggio scorso con 205 firme di quasi tutti i pialesi e molti villesi era basato, secondo cui la salute viene prima di ogni altra considerazione: in materia di autorizzazioni all’installazione di nuovi impianti perle telecomunicazioni e la radiodiffusione, oltre al rispetto dei criteri per una corretta localizzazione ambientale, assume rilievo prioritario l’interesse pubblico alla tutela della salute, non trascurando neanche i rischi eventuali per la salute“.

Auspichiamo quindi che un regolamento serio venga deliberato al più presto, siamo consapevoli delle difficoltà e della complessità della materia e del rischio che tutto finisca in un nulla di fatto. Ma un primo risultato c’è: sono sospese le nuove installazioni in città; grazie all’attenzione su queste tematiche, alle segnalazioni del Comitato cominciate nel 2010 e alle 205 firme di sostegno all’istanza del 3 maggio il problema delle emissioni dovute all’elettromagnetismo è divenuto prepotentemente all’ordine del giorno delle forze politiche villesi. Nella speranza che nessuna antenna venga più posizionata a Piale.

Abbiamo emesso un comunicato ripreso dai quotidiani locali (sezione news del sito) nel quale abbiamo messo in luce una contraddizione apertasi: alla luce della decisione di sospendere nuove installazioni sul territorio e delle premesse dell’ordinanza che si rifanno ad una impostazione restrittiva della materia, non sarebbe il caso che l’Amministrazione sospendesse anche forse l’ultima autorizzazione da lei concessa, vale a dire il ponte radio sulla ex scuola materna a Piale?

Comunicato 5 settembre 2012

Ma non sono solo i ripetitori telefonici e i ponti radio, quanto piuttosto l’antenna per la navigazione e l’elettrodotto a destare preoccupazioni. Continueremo a vigilare su questa materia, consapevoli della necessità che prima di tutto venga effettuato un serio studio organico sulla questione elettromagnetismo a Piale, dal momento che nel nostro quartiere diventa rilevante la sommatoria di tutti gli apparecchi e non già il singolo impianto. Presto illustreremo le nostre azioni a riguardo e le risposte all’istanza da parte dell’Amministrazione.

                                                                                      Il Comitato

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Dai tavoli tecnici continua il nostro impegno per la difesa del Borgo di Piale

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Annunciati da un rumore assordante e dalle vibrazioni continue, sono ricominciati in questi giorni i lavori di scavo della Galleria Piale. Le operazioni si erano interrotte su richiesta del Comitato a partire dal 6 agosto, dal momento che per il secondo anno consecutivo abbiamo richiesto – e ottenuto – lo stop per consentire lo svolgimento di una serena Festa Parrocchiale, momento tra i più importanti della nostra piccola comunità, di testimonianza della sua vitalità.

Attualmente i lavori si concentrano sulla canna sud, a ridosso della piazza Giovanni Paolo II, lo stato di avanzamento è sostanzialmente quello sulla cartina sopra riportata. Al colore rosso corrisponde il fronte più avanzato dello scavo, al blu il rivestimento definitivo della galleria. Come si può notare siamo vicinissimi ormai alla via Murat, crocevia del traffico veicolare e soprattutto punto più fragile nell’ottica del sottoattraversamento del quartiere. E si avvicina il momento in cui saranno ricongiunti i due fronti di scavo con la rottura del diaframma delle due gallerie, vale a dire col punto in cui si andranno a concludere gli scavi con l’unione delle canne delle gallerie. Un momento di estrema delicatezza e per il quale l’attenzione è altissima da parte di tutti i soggetti interessati ai lavori.

Consapevole della grande importanza di questo momento dei lavori, il Comitato in questi mesi ha operato perché questa che sta per iniziare fosse una fase meno pericolosa e meno invasiva per i cittadini di Piale, sia in termini di sicurezza sia in termini di garanzie al patrimonio. Il risultato di questi ultimi due mesi di lavoro è stato cristallizzato nella convocazione di due importanti riunioni del tavolo tecnico, datate 6 marzo e 5 giugno, nonché di un sopralluogo congiunto tra le parti del 14 giugno. Le riunioni hanno portato alla redazione dei verbali, che saranno il punto riferimento per le cautele e per i limiti da seguire nei lavori, ma soprattutto mettono nero su bianco una serie di impegni sul Borgo che vanno nella direzione da noi auspicata e richiesta, ad esempio sulla via Acqua Vecchia e sul costone. Ancora una volta nel corso delle riunioni il Comitato è stato degnamente rappresentato dai suoi rappresentanti Avv. Francesco Idone e Arch. Salvatore Ciccone, il primo quale riferimento del Comitato all’interno del pool tecnico e il secondo quale rappresentante del Comitato ai tavoli tecnici. Ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, hanno – come si noterà da una lettura attenta dei documenti – sostenuto con forza e determinazione le ragioni del Comitato e le richieste sui punti chiave della sicurezza del Borgo e dell’avanzamento delle opere perché quella sicurezza diventi piena.

I VERBALI. Analizzando i verbali, si nota come nella riunione del 6 marzo 2012 sono stati discussi i risultati delle campagne di monitoraggio attivate, che stanno confermando quanto da noi auspicato: quando abbiamo chiesto un miglioramento del metodo di scavo avevamo visto giusto, perché questo ha comportato una considerevole diminuzione dei danni all’abitato. Inoltre si cita l’attività di stima dei danni subiti, che è iniziata in quelle abitazioni che risultano già stabilizzate poiché già oltrepassate dallo scavo. Da ultimo il verbale del 6 marzo è servito per fare il punto sulla progettazione delle opere di messa in sicurezza da noi richieste, con i nostri rappresentanti che hanno auspicato un veloce inizio dei lavori per la via Acqua Vecchia e un veloce completamento dell’iter di approvazione del costone di via Spuntone.

Verbale riunione Tavolo Tecnico – 6 marzo 2012

Il verbale del 5 giugno è di grande importanza per il Borgo di Piale: di fronte alla pressione del Comitato e del Sindaco di velocizzare l’approvazione dei progetti delle opere di messa in sicurezza, progetti la cui approvazione era fino a quel momento bloccata, Anas, nella persona dell’Ing.Muscatello Responsabile del Procedimento, ha dimostrato massima disponibilità a superare ogni empasse per arrivare ad una pronta realizzazione di quelle opere strategiche che il Comitato ha chiesto al fine di mettere in sicurezza Piale. In quella sede il Comitato tramite i suoi rappresentanti ha chiesto formalmente la produzione della documentazione relativa alla rottura dei diaframmi, all’iter di avanzamento dei lavori e al dettaglio del franco tra abitazioni e galleria. Ha inoltre richiesto informazioni circa la effettiva sicurezza dei fabbricati da attraversare ricevendo rassicurazioni da parte del Contraente Generale. In quella sede poi il Comitato ha formalmente protestato per il cambiamento nella zona ipotetica di rottura dei diaframmi, portata più a ridosso dell’abitato. Su questo aspetto purtroppo i rallentamenti nei lavori di scavo hanno abbassato il punto di rottura portandolo nella zona compresa tra via Tintorello e via Murat, come molti avranno già avuto modo di vedere. I lavori serviranno a consolidare con gettiti di cemento, con lavoro continuo di 24h al giorno, la zona nella quale avverrà la rottura del diaframma della canna nord e presumibilmente anche della canna sud, al fine di garantire la sicurezza delle abitazioni e la tenuta delle arterie stradali Murat e Tintorello. Ancora una volta un disagio nel cuore del Borgo, necessario per la sicurezza di un punto dagli equilibri così fragili.

I RISULTATI. A conclusione del verbale sono visibili le determinazioni, importanti per Piale: è stato deciso di concludere i lavori di stima dei danni dei fabbricati già stabilizzati, è stato deciso di procedere alla approvazione del progetto del costone, è stata decisa la immediata cantierizzazione della via Acqua Vecchia, con le analisi sui sottoservizi e le interferenze, è stato deliberato un sopralluogo sulla ormai dissestata via Tintorello.

Verbale riunione Tavolo Tecnico – 5 giugno 2012

Il lavoro di cui sopra ha portato notevoli risultati; infatti a quella riunione, è seguito il sopralluogo su via Tintorello del 14 giugno, al fine di valutarne gli interventi di messa in sicurezza; è stato approvato il progetto del costone; sono state ultimate le relazioni per il ristoro dei danni nei fabbricati già stabilizzati; e soprattutto sono iniziati, come detto nell’articolo precedente, i lavori di realizzazione della via Acqua Vecchia, un’opera che il quartiere aspettava da 40 anni, una grande conquista del Comitato Borgo di Piale per Piale e per i suoi abitanti. Nell’attesa di vedere presto realizzati gli altri interventi necessari per il Borgo di Piale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cantierizzazione di via Acqua Vecchia

Il Comitato

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Partiti i lavori di via Acqua Vecchia: un successo che Piale aspettava da 40 anni

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Dopo quarant’anni di attesa, a Piale saranno finalmente realizzati i lavori di allargamento e rifacimento della comunale via Acqua Vecchia. Lo straordinario risultato è il frutto di più di due anni di lavoro del Comitato Borgo di Piale sulle tematiche della sicurezza e dei lavori di scavo della Galleria. Nel dettaglio, in tutto questo tempo abbiamo spinto con forza affinché venisse realizzata questa arteria di collegamento tra la provinciale via Murat e la parte alta del quartiere (vedi mappa), per mettere in sicurezza gli abitanti e prevenire potenziali problemi, dal momento che la via Murat versa in condizioni di dissesto ed è seriamente compromessa dai lavori di scavo della prima e della seconda canna della Galleria Naturale Piale. La realizzazione dell’opera infatti consentirà di realizzare un bypass della via Murat, con un anello di collegamento e una viabilità ulteriore che aumenterà la sicurezza degli abitanti di Piale. Un risultato storico quindi, atteso, frutto del duro lavoro dei componenti del Comitato e dei suoi due rappresentanti nel tavolo tecnico, lavoro che ha portato alla raccolta delle autorizzazioni necessarie e alla sottoscrizione volontaria da parte di decine di proprietari della cessione di porzione di terreno per opere di pubblica utilità. Il lavoro del Comitato continua a portare i suoi frutti per Piale e per i suoi abitanti. Il nostro lavoro e la nostra attenzione per la via Acqua Vecchia cominciano infatti in tempi non sospetti, già dal dossier del 2006 in cui segnalammo le condizioni vergognose in cui si trovava la strada.

Come si può vedere dalla foto qui di seguito riportata, la strada comunale, seppur fruibile sulla carta, versava in uno stato di completo abbandono e disuso per l’incuria e il

passare del tempo. Negli anni passati il Comitato ha lavorato per segnalare la vicenda all’Amministrazione, corredando l’ipotesi progettuale con tanto di computo metrico, tanto che l’opera veniva inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Ma la questione dell’allargamento e sistemazione della via Acqua Vecchia ha avuto un ulteriore e decisivo impulso allorquando, in seguito ai danni provocati dai lavori di scavo della Galleria, la via Murat, arteria centrale del quartiere, ha cominciato a mostrare pericolosi segnali di dissesto, rendendo necessaria la progettazione di una viabilità alternativa nel caso in cui via Murat dovesse essere chiusa al traffico o semaforizzata, come già previsto dai verbali del tavolo tecnico dei mesi passati. Proprio in quest’ottica di piena tutela dei pialesi abbiamo mosso le nostre considerazioni e proposte al tavolo tecnico, chiedendo tre opere per la messa in sicurezza del Borgo di Piale. Nell’attesa di vedere realizzate le altre due (costone per la messa in sicurezza dell’abitato di via Spuntone e dell’area di via Fontana Vecchia e rifacimento della via Tintorello), possiamo essere soddisfatti per l’inizio dei lavori della via Acqua Vecchia, strategica per la sicurezza del Borgo, una strada di caratura extraurbana, che rimarrà a disposizione del quartiere di Piale anche una volta terminati i lavori di scavo della Galleria. Ad oggi, è stata pulita l’area e sono iniziati i lavori di cantierizzazione del terreno interessato dai lavori.

Lo storico risultato è stato comunicato in una conferenza stampa congiunta con l’Amministrazione Comunale e largamente partecipata dalle famiglie pialesi del 31 luglio scorso, i commenti della quale troverete nella sezione sulla carta stampata del nostro sito. Qui di seguito riportiamo invece il comunicato emesso per l’occasione.

Comunicato stampa 31 luglio via Acqua Vecchia

Il Comitato

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Ancora un nuovo fornello a ridosso delle case

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Lo scorso venerdi 20 luglio i lavori di scavo hanno portato all’apertura di un nuovo fornello a Piale, il quarto di una certa rilevanza, il terzo a ridosso delle abitazioni. E’ un segnale di allarme importante, tanto più che l’avanzamento sta per toccare il tratto più delicato per il quartiere, ovvero quella zona tra via Tintorello, via Murat e la zona della Fontana Vecchia in cui più fragili sono gli equilibri. Diventa così sempre più pesante la situazione per gli abitanti, con le crepe che aumentano anche nel manto stradale oltre che sui muri; senza giri di parole, qui assieme alla terra sta crollando anche la serenità di un quartiere intero. E non c’è niente che possa levare via questa sensazione.

Il proseguio dei lavori è strettamente monitorato a tutti i livelli; le tecniche di scavo attualmente in uso tutelano gli abitanti del Borgo di Piale, del resto stanno eseguendo i lavori due superpotenze mondiali del settore, come Anas e Impregilo. Ma resta l’amaro in bocca, dal momento che ancora una volta ci troviamo a riportare una notizia di una certa gravità collegata ai lavori di scavo della Galleria. Nella sincera speranza che sia l’ultimo caso, e con la mente sempre rivolta a chi ci lavora dentro la galleria; ma pur sempre una sensazione amara rimane.

I lavori di scavo continuano a tappe forzate, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro Passera circa la fine dei lavori di ammodernamento della Sa-Rc. Ma i lavori della Galleria sono purtroppo tutt’altro che quasi conclusi, a meno che non si abbia una visione particolare delle cose, limitata al pianerottolo di casa e incurante del resto del quartiere. Siamo ancora in una fase estremamente delicata; e coi lavori continuano e aumentano anche i disagi e il dissesto; noi del Comitato, insieme a tutti i cittadini, segnaliamo ormai dall’inizio di questa vicenda tutto il danno creato a questo piccolo Borgo, e alle famiglie che ci vivono, dal momento che poi di persone stiamo parlando. Il Comitato continuerà pertanto nella tutela del territorio e dei suoi abitanti, avanzando proposte concrete per la sicurezza di Piale e di chi ci vive. A questo proposito vigileremo, nei limiti delle nostre forze, affinchè la sicurezza del Borgo e dei cittadini sia alla base di ogni azione; vigileremo affinchè le richieste fatte circa la messa in sicurezza attraverso la realizzazione di opere strategiche vengano accolte.

Abbiamo pertanto provveduto a segnalare l’accaduto, considerando che comunque gli operai hanno effettuato un pronto intervento in zona. Di seguito riportiamo il comunicato emesso, la notizia è stata ripresa da tutti gli organi di informazione locale, della rete e della carta stampata.

Comunicato stampa fornello 20 luglio 2012

                                                                                      Il Comitato

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Assemblea cittadina del 26 giugno 2012

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Le ultime settimane sono state, per il Comitato, molto intense e piene di lavoro sul quartiere, con buona pace dell’aggiornamento del sito.

Il momento più importante di questo ultimo periodo è stato l’Assemblea Cittadina del 26 giugno, largamente partecipata dai cittadini di Piale, come accade ormai da sei anni, segno di un interesse crescente per le questioni del quartiere; e segno di come si possano affrontare i problemi della collettività con un sereno confronto pubblico. La giornata è stata l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato del Borgo; e, come accade ogni estate, anche per discutere dei progressi fatti dalla frazione di Piale in questi anni. Fortunatamente, e seppure tra mille difficoltà (vedi lavori di ammodernamento della Sa – Rc), l’impegno è stato ripagato e abbiamo fatto grandi passi avanti. A questo proposito, pubblichiamo una foto del 2006, che illustra meglio di tante parole quanto il lavoro di molti abbia cambiato la faccia di questa piccola frazione del comune di Villa S.Giovanni.

Ma nell’assemblea si è parlato soprattutto dei temi “caldi” di quest’estate, nuove questioni e vecchi problemi che si ripropongono ciclicamente. Abbiamo affrontato quattro temi principalmente: acqua, Galleria Piale, metano e servizi, illustrando e sottoponendo ai nostri concittadini tutti i passaggi fatti dal Comitato su queste tematiche, a partire dalla richiesta ufficiale di incontro fatta dal Comitato all’Amministrazione villese, di seguito riportata.

Richiesta incontro giugno 2012

Per quanti non avessero partecipato all’Assemblea riportiamo qui di seguito una nota sintetica del lavoro svolto sulle tematiche sopra indicate.

ACQUA: Il Comitato ha avuto a fine maggio a margine del Consiglio Comunale e nella seconda settimana di giugno due incontri con l’Amministrazione Comunale e uno allargato ai rappresentanti della Sorical. In primo luogo abbiamo protestato contro la rimozione della fontanella pubblica posizionata in via XXIII Agosto, nella parte alta del quartiere, ottenendo il ripristino della pubblica fonte, ormai punto storico della frazione pialese. Ma soprattutto abbiamo segnalato la mancanza continua d’acqua nel quartiere che è durata per una settimana consecutiva ad inizio giugno, avvisando le parti dei rischi per la salute che un perdurare cronico del problema avrebbe comportato, richiedendo l’immediato interessamento sulla questione, in assenza del quale il Comitato si sarebbe fatto promotore di tutte le azioni necessarie alla tutela dei cittadini. La nostra azione da Statuto è infatti sempre rivolta alla tutela e salvaguardia del territorio e dei suoi abitanti; e sul problema acqua, fatta salva la collaborazione tra le parti, non c’è spazio per approssimazioni dal momento che si parla di un diritto primario, per il quale tera l’altro i cittadini fanno sforzi economici. Il risultato è stato che i disagi sono notevolmente diminuiti, anche se permangono momenti di criticità nell’abitato, per i quali comunque è bene ricordare il contesto tragico che ci sta attorno. In ultima istanza abbiamo inoltre concordato con l’Amministrazione Comunale una serie di prelievi congiunti da punti strategici che serviranno ad ulteriore garanzia della cittadinanza.

GALLERIA: Sul tema dei lavori di scavo della Galleria Naturale Piale, nell’ambito dei lavori di ammodernamento della Sa – Rc, l’Assemblea ha avuto un importante dibattito relativo agli ultimi sviluppi, con un confronto sui recenti e crescenti danni nell’abitato. A questo proposito il Comitato ha illustrato i passi fatti a tutela del Borgo di Piale nei tavoli tecnici convocati, spingendo per la piena sicurezza dell’abitato, con attenzione alla strada di via Acqua Vecchia e del Costone di via Spuntone, oltre che alla piena attenzione sui danni all’abitato. Su questo tema pubblicheremo un post nei prossimi giorni, in cui evidenzieremo nel dettaglio tutti i passaggi degli ultimi mesi.

METANO: Nell’Assemblea Cittadina il Comitato ha illustrato il lavoro enorme svolto negli ultimi mesi in primo luogo per consentire alla società Cpl e al Consorzio di trovare una disponibilità alla cessione di una porzione di terreno per posizionare la cabina di pompaggio senza la quale il metano non potrebbe essere distribuito nel Borgo di Piale. E in secondo luogo per rilevare e tracciare con precisione il punto di innesto della cabina stessa. Un lavoro che il Comitato ha portato avanti, pur tra mille difficoltà, nella certezza che i sacrifici di oggi saranno le basi per questa importante vittoria di civiltà che il nostro quartiere di Piale attende ormai da circa un decennio. Con grande soddisfazione, in questi giorni sono ricominciati i lavori per la stesura della rete con la posa delle tubazioni, a partire dal comune di Campo Calabro, sede della cabina a noi più vicina.

SERVIZI: Il Comitato ha provveduto a segnalare all’Amministrazione Comunale la situazione sul tema della frazione pialese, illustrando come le mancanze sul sistema della pulizia delle strade, della nettezza urbana, della disinfezione e della segnaletica, nonché la poca attenzione al verde pubblico rischino di danneggiare seriamente il Borgo di Piale, disperdendo tra l’altro il lavoro fatto in questo campo negli anni passati. Attendendo risposte in merito, non esitiamo comunque a rimboccarci le maniche come sempre fatto.

Conclusa la sintesi, va detto che all’Assemblea sono seguiti ulteriori sviluppi su tutte le tematiche, per cui nei prossimi giorni daremo su questo sito maggiori notizie.

                                                                                           Il Comitato

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“Il più bel punto del mio Regno”, G.Murat, Campo Reale di Piale, 1810

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Istanza al Sindaco. Come anticipato nei giorni passati, il consigliere comunale Salvatore Ciccone ha presentato un’interrogazione al Consiglio Comunale sulla questione ambientale a Piale, che è stata discussa all’inizio del Consiglio Comunale tenutosi il giorno 9 maggio. Dicendosi sereno, il Sindaco ha affermato che la questione sarà presto approfondita. Ai sensi dell’art.41 dello Statuto Comunale da noi citato nell’istanza, la risposta deve essere “motivata e fornita entro 30 giorni dall’interrogazione”. La notizia ha avuto risalto anche sulla stampa, per cui troverete presto gli articoli nella nostra rassegna stampa, in attesa di ulteriori sviluppi.

Galleria. Il Comitato sta proseguendo nel lavoro di confronto sulle problematiche da noi poste. Stiamo concentrando tutte le forze affinchè vengano realizzate le opere necessarie a garantire la sicurezza di Piale e dei suoi abitanti, ovvero la messa in sicurezza del costone di via Spuntone e l’apertura della via Acqua Vecchia per creare una viabilità alternativa alla martoriata via Murat. I nostri rappresentanti hanno avuto un importante tavolo tecnico nelle settimane passate di cui presto daremo evidenza. Intanto alleghiamo un importante articolo sul problema Galleria Piale, uscito sulla nuova edizione del Corriere della Calabria. Il pezzo è molto ben documentato e rappresenta bene la condizione del nostro Borgo.

Movimenti pericolosi – Corriere della Calabria

P.s.: Un caloroso abbraccio ai dieci nuovi iscritti al Comitato, presto cominceremo a far lavorare anche voi, per valorizzare il nostro amato quartiere, che nonostante tutte le difficoltà rimane un posto bellissimo, con pochi uguali al mondo. Al suo arrivo sulle nostre alture, Gioacchino Murat, che fece di Piale la capitale di fatto del regno di Napoli nell’estate 1810, esclamò: “Ho girato il mondo, ma non ho mai visto un panorama così stupendo; questo è il più bel punto del mio Regno“.

                                                                                       Il Comitato

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