Firmato il protocollo operativo per il Borgo di Piale

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Lo scorso 21 marzo, presso la Sala Consiliare del Comune di Villa San Giovanni, è stato sottoscritto il protocollo operativo per la tutela del Borgo di Piale tra Comune, Anas, Contraente Generale, Direzione Lavori e Comitato Borgo di Piale.

Il protocollo operativo è un documento ufficiale nel quale le parti (Anas, C.G. e D.L.) ognuna per la propria parte e responsabilità riconoscono la necessità di trovare soluzione a tutti i problemi causati dallo scavo della galleria, primo fra tutti quello della sicurezza delle persone e della pubblica e privata incolumità. E’ articolato in quattro aree, come richiesto dal Comitato: indagini e sicurezza della attività durante la fase di tunneling; opere di messa in sicurezza del territorio e ripristino del patrimonio pubblico comunale; messa in sicurezza degli edifici e risarcimento danni patrimoniali e non patrimoniali; monitoraggio post operam e indagini per un periodo non inferiore ai tre anni alla conclusione dei lavori.

Qui di seguito riportiamo la copia del protocollo, le cui peculiarità nelle prossime settimane approfondiremo sul sito. Nelle pagine del documento vengono analizzate e affrontate tutte le questioni aperte di interesse per la cittadinanza, in primis la necessità di garantire e tutelare la pubblica e privata incolumità di tutti gli abitanti del Borgo di Piale; di ripristinare i danni al patrimonio pubblico e privato e di monitorare e controllare il territorio per almeno tre anni al completamento dell’opera.

PROTOCOLLO OPERATIVO PER IL BORGO DI PIALE – 21 marzo 2013

AUMENTARE LE OPPORTUNITA’ DI DIFESA DELLE FAMIGLIE. Come Comitato, il nostro impegno prosegue nella direzione di aumentare le opportunità di difesa e tutela dei propri diritti da parte dei cittadini, con i fatti. Perché la nostra grande attività di questi sei lunghi anni ha accresciuto le possibilità di tutela dei cittadini, con atti e fatti tangibili e constatabili. Provando a cambiare le cose, non da soli ma col confronto e la partecipazione alle scelte del quartiere. La firma del protocollo rappresenta senza dubbio una giornata importante nella lunga vicenda dei lavori di scavo della Galleria Piale. Le ultime settimane sono state intense e difficili per la cittadinanza pialese: infatti, anche se attualmente i lavori di scavo sono fermi in seguito alle vicende del 2 febbraio scorso, giorno in cui si è verificato l’ultimo di una lunga serie di fornelli nell’abitato pialese; ed anche se, ad oggi, mancano circa 90 metri di scavo per il completamento delle operazioni della canna sud della galleria, sono ancora moltissime le questioni aperte sulle tante problematiche che i lavori stanno causando, avendo rotto l’equilibrio del tessuto sociale dello storico quartiere “Borgo di Piale” della Città di Villa San Giovanni. Proprio per questo motivo, il Comitato Borgo di Piale si è fatto carico di una proposta che tutelasse la cittadinanza facendola uscire da uno stato di grave incertezza; e ha mantenuto anche in queste difficili settimane, che hanno fatto seguito al fermo dei lavori ed alla definizione del protocollo, un atteggiamento improntato alla massima attenzione per le esigenze della cittadinanza Pialese, sia nella fase di proposta (ricordiamo che l’iniziativa del protocollo viene proprio dal Comitato stesso) sia partecipando attivamente con i propri rappresentanti (Arch. Ciccone e Avv. Idone) delegati all’attività alle estenuanti fasi di stesura del documento. Anche in questa delicata fase, il nostro impegno è stato quello di accrescere le opportunità di tutela, garantendo i cittadini del Borgo, sia per la trasparenza degli atti sia per il contributo tecnico – giuridico nella stesura del protocollo, di alto e qualificato profilo (tale è stato giudicato dalle parti firmatarie durante la conferenza stampa convocata per la firma del protocollo).

UN PERCORSO DEMOCRATICO E PARTECIPATO DALLA CITTADINANZA PER LA SALVAGUARDIA DEL BORGO. L’iter attraverso cui si è arrivati alla redazione e alla firma del protocollo è un percorso di grande democrazia e partecipazione nel quartiere, uno stile preciso e “un modello” che il Comitato porta avanti da sei anni; i cittadini hanno avanzato le loro proposte raccolte dal Comitato e l’Assemblea Cittadina ha votato all’unanimità il 3 e il 17 marzo scorso perché il Comitato firmasse il protocollo, alla luce degli elementi di garanzia presenti; in definitiva esaltando il principio ed i valori della democrazia praticata e non solo richiamata, in omaggio e in rispettoso ossequio a chi nel passato e nel presente, ha deciso di mettere a servizio il proprio impegno e valori. Restiamo garantisti, ma non ci innamoriamo degli strumenti, noi guardiamo agli obiettivi: il nostro obiettivo è che il Borgo di Piale ritorni presto alla normalità, che possa vedere garantito il proprio futuro, che ognuno possa presto riprendere con serenità il proprio progetto di vita, messo in discussione dai lavori di scavo della galleria. Avevamo un sogno, solo parzialmente iniziato a realizzato; un progetto partecipato dai cittadini di riqualificazione del Borgo nel 2008. Grazie a quel progetto avevamo anche rimesso al suo posto il fregio della Fontana Vecchia caduta in dissesto da anni; adesso la strada è interrotta a causa dei danni della galleria. La storica Fontana di Piale, non ancora ritornata nella disponibilità (a causa dei lavori) pur non fruibile è lì, a simbolo del forte danno al tessuto sociale del Borgo che la galleria ha provocato. Il protocollo riconosce questa evidenza.

L’impegno del Comitato e dei cittadini pialesi nel mettere in luce questo danno è stato talmente serio e qualificato che il Consiglio Comunale villese non ha potuto fare altro che deliberare all’unanimità a sostegno del Borgo di Piale, recuperando inoltre la precedente deliberazione del 30 giugno 2008, nella quale venivano per la prima volta discusse e recepite nel civico consesso le istanze del Comitato e della cittadinanza pialese.

Delibera del Consiglio Comunale – 27 febbraio 2013

UN PUNTO DI PARTENZA, UNA NUOVA FASE DI IMPEGNO. Il protocollo operativo per il Comitato non è un punto di arrivo, ma di partenza, in quanto riteniamo che il percorso e le finalità tracciate e cristallizzate nell’attività del Comitato e sottoscritte dalle parti siano solo una ulteriore “tappa” del lungo e difficile percorso, già fatto, e che ci attende per arrivare alla fine della strada, comunque consapevoli e determinati che “solo percorrendo una strada scopriremo dove ci porta”. Con la firma del protocollo è terminata quella fase di segnalazione dei problemi e confronto con gli attori coinvolti nelle vicende di scavo; il documento infatti cristallizza tutta una serie di proposte formulate dal Comitato, ma molto di più riconosce il danno enorme che lo scavo ha creato al Borgo di Piale. Da oggi quindi comincia una nuova fase. Da oggi il Comitato si occuperà del controllo dell’applicazione del protocollo e più in generale di tutti quegli impegni che le parti hanno assunto.

Noi del Comitato restiamo presenti e attenti nei confronti di quanti operano in virtù della loro autorità, ma al tempo stesso staremo vigili nella tutela del Borgo. Così come avviene dal 2007, continueremo la nostra attività sulla questione della galleria Piale, in particolare controllando il rispetto degli impegni assunti nel protocollo ma più in generale vigilando al fine di mettere in luce le contraddizioni e i rischi che potrebbero emergere nel proseguimento dei lavori, mettendo a rischio la pubblica e privata incolumità. Al fine di giungere presto ad una corretta conclusione della grave vicenda, nell’interesse dei cittadini pialesi. Non consentiremo che venga messo a rischio il futuro della nostra comunità, né che si possa giocare sulla pelle dei cittadini pialesi e delle loro famiglie, consapevoli – perchè purtroppo in questi anni lo abbiamo constatato – del fatto che la strada semplice non è sempre la migliore. Lavoreremo per recuperare il danno sociale profondo causato dai lavori di scavo della galleria e per mantenere viva la comunità pialese.

Il Comitato

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